Una mano aperta con le dita serrate e un piede tagliato all’altezza della caviglia costituiscono l’opera pensata da Judith Hopf per ArtLine. Tali elementi, collocati ai lati opposti di uno dei viali del parco, dialogano tra loro e con il fruitore che, collocandosi tra di essi, diventa fattore intermedio nella relazione tra due estremi, in questo caso mano e piede.
Le opere sono state riprodotte in situ con l’utilizzo di mattoni sovradimensionati (doppio dello standard) seguendo una logica caratteristica del linguaggio artistico della Hopf basata sulla reinterpretazione di elementi tradizionali e quotidiani, quale in questo caso il laterizio.
L’artista esce dalla modularità del mattone personalizzandone dimensioni e profilo per creare la propria installazione site-specific.
foto: © Beppe Brancato | © Christian Richters | © Fabrizio Stipari