domenica 6 marzo 2016 ore 16.30
Sede: Auditorium
Quinta edizione della rassegna cinematografica Visioni d’Arte.
Nuova tecnologia e tradizione, tra Liberty, Art Nouveau e Modernismo
Un nuovo stile internazionale, il Liberty, rimodella la fisionomia delle grandi capitali europee di fine ‘800;leesposizioniuniversalidiventano il cuore dell’ingegneria moderna.
La lussuosa Belle époque rappresenta la nuova borghesia europea attenta agli oggetti insoliti e attratta dagli strumenti tecnici di riproduzione(
editoria, fotografia e cinema).
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Martedì 08 marzo 2016 ore 18.00
Visita guidata (60’)
Per festeggiare tutte le donne, un’imperdibile visita guidata alla mostra BARBIE THE ICON, che vi farà sorridere, ricordare, sognare, che vi sorprenderà con le mille storie e avventure di questa bambola-icona che nei sui 56 anni di vita ha intrapreso mille diverse professioni e attività: è andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef, ha indossato 1 miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa, cambiando con il tempo, proprio come le bambine che l’hanno usata e amata, e ciò nonostante rimanendo sempre se stessa.
Costo: 17 euro (include ingresso + visita guidata + microfonaggio) + prevendita. Massimo 25 iscritti. Prenotazione consigliata. Possibilità di acquisto in biglietteria, salvo disponibilità.
Per info e prenotazioni.
T. 02.54917
clicca quì

Da martedì 8 a domenica 13 marzo.
Percorso speciale all’interno della collezione permanente
In occasione della festa della donna, il Mudec propone un percorso speciale all’interno delle proprie collezioni, invitando le visitatrici e i visitatori a esplorare autonomamente le sale per incontrare le figure femminili delle culture del mondo.
La visita al museo sarà arricchita dalle storie delle donne che animano le collezioni: personaggi di fantasia ma resi vivi tramite gli oggetti, con i quali ogni visitatrice potrà identificarsi e sognare.
Incontreremo le storie e gli oggetti di una sacerdotessa e una tessitrice peruviane, una scrittrice e una nobildonna giapponesi e una guerriera africana…

Giovedì 10 Marzo ore 18.00
Sede: Spazio delle Culture
Ciclo di conferenze Città e culture in Siria e Mesopotamia antica
Relatore: Prof. Luca Peyronel
Una grande capitale dell’impero assiro, Nimrud, con i suoi splendidi tesori d’arte e l’eccezionale scoperta delle tombe delle regine assire, e la città santa degli Assiri, Assur, con la sua stratificazione millenaria. Un patrimonio culturale straordinario, oggi minacciato dalla furia iconoclasta dell’ISIS.

Sabato 12 marzo
Attività del sabato e della domenica per le famiglie
Durata di 70’ a orari fissi: 11.30; 14.00; 15.30; 17.00
Sede: Mudec Junior
Prenotazione consigliata per le famiglie
Un’esperienza divertente ed educativa che rende i bambini protagonisti di un viaggio straordinario in un Paese dalle mille identità culturali quale è il Marocco. Un viaggio fatto di persone, storie e sapori, ma anche di specialissime competenze artigiane e tecniche come quella dei maestri calligrafi, dei cesellatori e decoratori, in un’ambientazione scenografica e reale al tempo stesso.
Gli spazi e i contenuti sono animati e arricchiti dal personale in mostra che accompagna i bambini alla scoperta della cultura marocchina con un approccio personale e interattivo.
I piccoli visitatori saranno condotti dagli animatori a svolgere attività educative per familiarizzare con le tradizioni e le pratiche contemporanee della vita in Marocco: giocheranno con le lettere dell’alfabeto arabo e apprenderanno le regole e l’importanza della calligrafia, prepareranno il tradizionale té alla menta e apparecchieranno le tavole per accogliere una festa. Questo e molto altro nel contesto ludico ed estremamente stimolante del Mudec Junior.
Per maggiori info:
www.mudec.it/ita/junior
Domenica 13 marzo
Attività del sabato e della domenica per le famiglie
Durata di 70’ a orari fissi: 11.30; 14.00; 15.30; 17.00
Sede: Mudec Junior
Prenotazione consigliata per le famiglie
Un’esperienza divertente ed educativa che rende i bambini protagonisti di un viaggio straordinario in un Paese dalle mille identità culturali quale è il Marocco. Un viaggio fatto di persone, storie e sapori, ma anche di specialissime competenze artigiane e tecniche come quella dei maestri calligrafi, dei cesellatori e decoratori, in un’ambientazione scenografica e reale al tempo stesso.
Gli spazi e i contenuti sono animati e arricchiti dal personale in mostra che accompagna i bambini alla scoperta della cultura marocchina con un approccio personale e interattivo.
I piccoli visitatori saranno condotti dagli animatori a svolgere attività educative per familiarizzare con le tradizioni e le pratiche contemporanee della vita in Marocco: giocheranno con le lettere dell’alfabeto arabo e apprenderanno le regole e l’importanza della calligrafia, prepareranno il tradizionale té alla menta e apparecchieranno le tavole per accogliere una festa. Questo e molto altro nel contesto ludico ed estremamente stimolante del Mudec Junior.
Per maggiori info:
www.mudec.it/ita/junior
domenica 13 marzo 2016 ore 16.30
Sede: Auditorium
Quinta edizione della rassegna cinematografica Visioni d’Arte.
Riti, miti e stregonerie nei classici dell’etnografia
Sei importanti documenti raccontano la quotidianità di popolazioni vicine e lontane. Dal
carattere magico dell’arte primitiva allo sciamanesimo, dall’intreccio tra ritualità pagana e cattolicesimo nel Sud Italia all’asprezza di una favola padana. Antropologia al lavoro per (ri) costruire una cultura della memoria.
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Lunedì 14 marzo ore 18,00 – 19,30
Sede: Spazio delle Culture
a cura di Michela Ongaretti
In occasione della chiusura della mostra “Barbie. The Icon” l’artista Mahmoud Saleh Mohammadi presenta “Bar B”, una performance messa in scena per riflettere e soffermarsi sulla visione contemporanea della figura femminile, in relazione ai canoni estetici occidentali confluiti nelle immagini della moda e della pubblicità, ben rappresentati dalla presenza da più di cinquant’anni della bambola più famosa al mondo sul mercato.
Il riferimento al giocattolo appare evidente nell’allestimento della sala, con l’onnipresente colore fucsia e nel gioco di parole tra la simulazione di un luogo dedicato al consumo e la pronuncia del suo nome, corrispondente a quella di Barbie.
BAR B utilizza l’immagine di Barbie per deformarla e toglierla dal contesto rarefatto e ovattato nel quale è solitamente inserita. In questo modo si evidenzia il divario tra l’aspetto estetico e i contenuti concretamente attribuiti alla figura femminile, attraverso l’uso di un linguaggio ironico.
Diverse azioni performative dimostreranno l’impossibilità di un modello unitario per definire la femminilità nelle diverse culture.
Martedì 15 marzo ore 15,00 – 19,30
Sede: Spazio delle Culture
a cura di Michela Ongaretti
In occasione della chiusura della mostra “Barbie. The Icon” l’artista Mahmoud Saleh Mohammadi presenta “Bar B”, una performance messa in scena per riflettere e soffermarsi sulla visione contemporanea della figura femminile, in relazione ai canoni estetici occidentali confluiti nelle immagini della moda e della pubblicità, ben rappresentati dalla presenza da più di cinquant’anni della bambola più famosa al mondo sul mercato.
Il riferimento al giocattolo appare evidente nell’allestimento della sala, con l’onnipresente colore fucsia e nel gioco di parole tra la simulazione di un luogo dedicato al consumo e la pronuncia del suo nome, corrispondente a quella di Barbie.
BAR B utilizza l’immagine di Barbie per deformarla e toglierla dal contesto rarefatto e ovattato nel quale è solitamente inserita. In questo modo si evidenzia il divario tra l’aspetto estetico e i contenuti concretamente attribuiti alla figura femminile, attraverso l’uso di un linguaggio ironico.
Diverse azioni performative dimostreranno l’impossibilità di un modello unitario per definire la femminilità nelle diverse culture.
Mercoledì 16 marzo ore 15,00 – 19,30
Sede: Spazio delle Culture
a cura di Michela Ongaretti
In occasione della chiusura della mostra “Barbie. The Icon” l’artista Mahmoud Saleh Mohammadi presenta “Bar B”, una performance messa in scena per riflettere e soffermarsi sulla visione contemporanea della figura femminile, in relazione ai canoni estetici occidentali confluiti nelle immagini della moda e della pubblicità, ben rappresentati dalla presenza da più di cinquant’anni della bambola più famosa al mondo sul mercato.
Il riferimento al giocattolo appare evidente nell’allestimento della sala, con l’onnipresente colore fucsia e nel gioco di parole tra la simulazione di un luogo dedicato al consumo e la pronuncia del suo nome, corrispondente a quella di Barbie.
BAR B utilizza l’immagine di Barbie per deformarla e toglierla dal contesto rarefatto e ovattato nel quale è solitamente inserita. In questo modo si evidenzia il divario tra l’aspetto estetico e i contenuti concretamente attribuiti alla figura femminile, attraverso l’uso di un linguaggio ironico.
Diverse azioni performative dimostreranno l’impossibilità di un modello unitario per definire la femminilità nelle diverse culture.