I Trenta di Flavio Favelli riproduce al tratto, in una sequenza dai toni dell’iride, trenta passaporti di diversi paesi del mondo. Il murale reinterpreta, infatti, in una griglia geometricamente netta, simboli e grafie delle copertine di tali documenti, oggetti comuni e spesso poco guardati che l’artista riporta alla nostra attenzione invitandoci a riflettere sul loro significato.
Si tratta di un’opera site-specific pensata da Favelli in connessione alla mostra “Rainbow. Colori e meraviglie tra miti, arti e scienza” come un’espansione dalle sale del MUDEC allo spazio pubblico, dove resterà visibile ben oltre la fine dell’esposizione temporanea. Connesso al tema dell’arcobaleno a livello prima di tutto cromatico, il murale riprende elementi e iconografie molto cari all’artista, che da tempo lavora con oggetti simbolici provenienti da luoghi ed epoche differenti.
L’uno accanto all’altro, i passaporti suggeriscono un immaginario viaggio fuori dai confini italiani riproponendo al contempo i temi dell’identità individuale e del potere delle singole amministrazioni statali. Se da un lato infatti ogni documento è garanzia dei dati personali che vi sono riportati, dall’altro il suo stesso valore dipende dall’autorità dello Stato che lo ha emesso e i cui simboli possiamo vedere sul frontespizio.
I Trenta è un progetto Milano Arte Pubblica a cura di Alice Cosmai e Alessandro Oldani, con il supporto tecnico di Walter Contipelli – Orticanoodles e la collaborazione di BASE.
foto: © Beppe Brancato | © Christian Richters | © Fabrizio Stipari