Rudere di Adrian Paci si compone di un edificio privo di copertura e con facciata a capanna, il cui accesso è segnalato da tre gradoni. La struttura, che richiama le forme archetipiche della casa, è abitata da quattro alberi, messi a dimora in uno spazio solitamente pensato per la presenza umana.
Rimandando sia alla dimensione dell’ortus conclusus che alla sacralità del tempio antico, l’opera celebra la Natura nella sua piena potenza vitale, quale elemento vivo in grado di rievocare antichi simboli o usanze. In questa abitazione unifamiliare sono collocati dall’artista un cipresso (rappresentazione dell’eternità e dell’immortalità), un fico (icona di fecondità e di conoscenza), un cachi (albero delle sette virtù), un melograno (emblema dell’eterno ritorno e dell’amore).
L’architettura esterna è composta da una sovrapposizione di elementi in cemento in diverse tonalità di grigio, che rimandano sia alla naturalità della stratificazione rocciosa che all’artificialità del materiale impiegato. La presenza di sette rosoni in facciata, oltre al profilo a doppio spiovente di quest’ultima, costituisce un ulteriore rimando ai temi della tradizione, relativi all’architettura romanica.
foto: © Beppe Brancato | © Christian Richters | © Fabrizio Stipari